La Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione conferma l’ordinanza con cui il Tribunale del Riesame aveva annullato il sequestro di un ctd Bet1128, ritenendo illegittima la clausola del bando Monti sulla cessione gratuita della rete. Il provvedimento del giudice del riesame risale al novembre 2015 e ha di fatto anticipato la sentenza Laezza della Corte di Giustizia.
La Procura si è quindi rivolta alla Cassazione chiedendo di annullare l’ordinanza di dissequestro, e di rinviare nuovamente la questione al Tribunale del Riesame, ma la Suprema Corte ha rigettato il ricorso. “In sostanza” spiega a Agimeg l’avv. Vincenzo Scarano, legale di Bet1128, “la Procura riteneva lacunosa l’ordinanza del giudice milanese, sostenendo che fosse determinante il fatto che Bet1128 non aveva partecipato alle sanatorie. Secondo la Procura il bookmaker non aveva voluto entrare nel mercato legale, e pertanto doveva essere condannato per raccolta illegittima di scommesse. La Cassazione tuttavia ha rigettato in toto il ricorso della Procura, evidentemente valutando con cura la specifica situazione in cui si trova Bet1128” spiega ancora, sottolineando che nel corso del procedimento ha depositato l’ordinanza Gaiti con cui la Corte di Giustizia Europea ha esteso la sentenza Laezza anche a Bet1128. “Per il contenuto esatto della pronuncia” conclude Scarano, “occorrerà attendere le motivazioni che verranno pubblicate nell’arco di un mese”. gr/AGIMEG